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Mostra a cura di Elena Pontiggia promossa dal Comune di Sondrio e dal MVSA – Museo Valtellinese di Storia e Arte - con la collaborazione di Regione Lombardia e del Museo Angelo Vaninetti.
Programma
Chi ama la Valtellina non potrà non appassionarsi alla pittura di Angelo Vaninetti, che della sua terra è stato uno degli interpreti più profondi e autentici del Novecento.
“La valle dove passa l’Adda”, come la definiva Leonardo nel Codice Atlantico, ha generato molti artisti, ma pochi come Vaninetti hanno saputo coglierne non solo la bellezza del paesaggio, ma la dignità interiore della vita quotidiana, il senso morale e poetico delle cose semplici.
Nelle sue opere non c’è folklore né pittoresco, ma la capacità di vedere al di là del visibile, di trasformare un uscio di legno, un campanaccio, una cuccuma o un fiore alla finestra in segni universali di una civiltà sobria, umile eppure colma di armonia.
La mostra, ospitata nello Spazio IsolaSET di Palazzo Lombardia, sarà aperta al pubblico dal 7 al 21 novembre 2025, dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00, con ingresso libero e gratuito.
Inaugurazione: giovedì 6 novembre ore 17:30.
Biografia artista
Angelo Vaninetti (Regoledo di Cosio, Sondrio, 1924–1997).
Artista di vocazione internazionale, vicino al realismo esistenziale, Vaninetti ha dialogato con artisti come Giacometti e Varlin, e ha fatto parte del gruppo “Schleswig-Holstein 56” in Germania, accanto a pittori come Bettermann, Rieger, Radau, Stoermer e Brockmann.
Ha esposto in Svizzera, Austria e Germania, aggiornando il proprio linguaggio sull’arte contemporanea senza mai rinnegare l’eredità dei maestri fiamminghi e di Van Gogh.
“La mia arte è un lento e paziente recupero di una verità” amava dire Vaninetti. Una verità che si manifesta nei piccoli gesti e negli oggetti minimi, in cui risplende la stessa intensità delle grandi montagne: una baita che si staglia come una chiesa, un cardo orlato d’argento, una scodella intessuta nella neve.
